Matrix è lo “stato delle cose”, l’insieme delle regole che alimentiamo accettando soldi a debito, il sistema che induce il cittadino ad utilizzare il proprio tempo per recuperare dei numeri da barattare con lo spazio che occupa. La funzione di “matrix” sembra essere di limitare il libero arbitrio del cittadino creando “necessità” e inducendo “voglie”.
In matrix:
- le regole inducono il “divide et impera”, a non collaborare.
- la competizione è distruttiva poiché “mors tua, vita mea”: il sistema non consente matematicamente la presenza di entrambi.
- lavoro: vivo e creo in un sistema di regole, utilizzo gli equilibri che già possiedo, impiego le mie esperienze e i miei valori in cambio di un salario che le quantifica.