..è tutto ciò che “mi aumenta“: una nuova idea, qualcosa che trovo, qualcosa di cui mi accorgo e che prima non avevo notato. Mentre vivo ed acquisisco esperienze, aumenta la consapevolezza che ho del mio contesto poiché aumenta il numero degli “oggetti”, dei “punti fermi” che riconosco: creare una “dualità” significa estrapolare una “unità” dal contesto e definirla (trovarle una parola). Mi è utile per “andare oltre”.
Siamo VITA: siamo ognuno il proprio linguaggio definito dal proprio “stato” (passato, punti fermi) e continuamente integrato dal proprio “stante” (presente, nuove creazioni). La nostra scala delle priorità varia in ogni istante in funzione delle necessità e delle voglie. Tendiamo ad attribuire “importanza” a tutto ciò che ci velocizza nel raggiungere uno scopo.
Il linguaggio è (l’insieme delle parole) lo strumento tramite il quale trasmetto e ricevo: dinamiche che consentono di acquisire “esperienze indirette” e di risparmiare tempo. Nel “parolario“ proviamo a definire alcuni termini in modo “rinnovato”.
Quando condividiamo un linguaggio, una convenzione, creiamo un gruppo: un contenitore di “energie” che avvantaggia ogni singolo membro.
I soldi sono Unità di Conto, sono una convenzione che accettiamo per quantificare i prezzi dei “nostri oggetti” e metterli in relazione agli oggetti degli altri, per conoscere gli altri, per muoverci più velocemente e in armonia col contesto: